Abbiamo letto con grande attenzione alcuni commenti apparsi sui social e ripresi dai giornali a proposito dei dati e delle analisi pubblicati da AMAT.
Siamo sinceramente sorpresi e preoccupati per le inesattezze delle informazioni e le gravi accuse che ci sono state rivolte.
AMAT è da sempre impegnata a mantenere i più alti standard tecnici, etici e di trasparenza. Le insinuazioni mosse contro di noi, in particolare quelle di aver fornito dati definiti "farlocchi" e di aver tenuto nascosto informazioni, sono non solo infondate, ma anche dannose per la nostra reputazione costruita con impegno e dedizione nel corso degli anni.
Sempre in riferimento ai dati definiti “farlocchi” la verità è che ogni informazione viene raccolta e analizzata seguendo rigorosi protocolli interni e standard di settore. AMAT può contare su professionisti di altissimo profilo che ogni giorno elaborano e verificano dati secondo scrupolose metodologie di indagine e tecniche di validazione.
Sull’accusa di tener nascosti i dati, è importante chiarire che la nostra politica aziendale è quella della trasparenza totale. Tutti i dati sono disponibili per i soggetti interessati e gli enti competenti nelle modalità e nei tempi che in qualche caso hanno richiesto degli approfondimenti tecnici e quindi tempistiche di rilascio più lunghe.
Ma affermare che siano volutamente tenute nascoste informazioni è inesatto e non corrisponde alla verità. Tanto è vero che basta andare sul nostro sito e si trovano le analisi.
Come ogni organizzazione siamo consapevoli di poter migliorare e siamo sempre aperti ad accettare critiche costruttive e un confronto produttivo. Non siamo invece disponibili ad accettare le infondate accuse riportate sui social e negli articoli di stampa, che necessitano di essere chiarite in quanto, semplicemente, non riflettono la realtà dei fatti.
Valentino Sevino, Direttore Generale di AMAT