07/06/2020

I livelli di CO2 nell’atmosfera hanno raggiunto un nuovo record, nonostante il lockdown degli scorsi mesi. I valori di CO2 rilevati nel mese di Maggio a Mauna Loa Observatory hanno superato per la prima volta la soglia di 400 ppm (parti per milione) nel 2014 e ora sono a livelli mai rilevati nell'atmosfera in parecchi milioni di anni.

I dati sono stati rilevati dalla stazione di Mauna Loa alle Hawaii, considerata un punto di riferimento nel programma Global Atmosphere Watch del World Metereological Organization (WMO), che comprende stazioni di osservazione in oltre 50 paesi, e monitora l’incremento dell’anidride carbonica nell’atmosfera a livello globale.

Se il genere umano smettesse improvvisamente di emettere CO2, aggiungono gli esperti, ci vorrebbero migliaia di anni prima che le nostre emissioni di CO2 vengano assorbite nella profondità dell'oceano e la CO2 nell'atmosfera ritornare ai livelli preindustriali.

"La gente potrebbe essere sorpresa nel sentire che la risposta allo scoppio del coronavirus non ha fatto molto per influenzare i livelli di CO2", ha detto il geochimico Ralph Keeling, che gestisce il programma di oceanografia Scripps a Mauna Loa. "Ma l'accumulo di CO2 è un po' come la spazzatura in una discarica - ha spiegato - Mentre continuiamo a emetterla, continua ad accumularsi. La crisi ha rallentato le emissioni, ma non abbastanza per manifestarsi in modo significativo a Mauna Loa. Ciò che conta molto di più è la traiettoria che prendiamo uscendo da questa situazione" ha avvertito.

Per poter rallentare in modo significativo l’aumento di CO2, dovremmo ridurre le emissioni dal 20 al 30%, per un periodo di almeno 6/12 mesi, secondo gli scienziati dello Scripps Research Institute. Per questo motivo gli esperti suggeriscono una ripartenza green dopo la crisi sanitaria: il collasso climatico è una vera emergenza e come tale andrebbe trattata.

 

Fonti di riferimento: WMO/NOAA

 

 

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