Anno inizio: 2019 (in corso)

Il Comune di Milano, dagli anni ’80 ad oggi, sta portando avanti un programma, con cadenza indicativamente decennale, per il monitoraggio degli spostamenti delle persone nell’area milanese, finalizzato ad ottimizzare e migliorare le proprie strategie di intervento. Inizialmente la mobilità veniva fotografata con metodologie tradizionali attraverso la ricostruzione di una matrice O/D (origine/destinazione) degli spostamenti in un giorno medio feriale. La matrice era ottenuta attraverso un’estensiva fase di indagine rivolta ad un campione di individui residenti nell’area di studio (indicativamente il 10%), a cui veniva chiesto di descrivere il diario giornaliero degli spostamenti. All’indagine sui residenti veniva quindi affiancata un’indagine al cordone, mirata alla ricostruzione della mobilità delle persone provenienti da zone esterne all’area di studio.

Negli ultimi anni con l’avvento e la diffusione della telefonia mobile si sono aperte nuove prospettive sulla metodologia di aggiornamento dell’indagine grazie alla disponibilità dei Big Data, consentendo così di ampliare il campione e ridurre tempi e costi dell’aggiornamento, aumentandone l’efficacia.

AMAT in tale contesto ha predisposto un progetto di aggiornamento della matrice O/D con l’obiettivo di arrivare ad una fotografia della mobilità ancora più precisa di quella ottenuta in passato con le metodologie tradizionali, a fronte di un impegno di risorse decisamente più contenuto e con la possibilità sia di aggiornare in modo più continuativo il dato (indicativamente con cadenza annuale) sia di allargare l’ambito di indagine.

La nuova metodologia prevede:

  • acquisizione di dati TLC per la descrizione della domanda di mobilità delle persone;
  • svolgimento di un’indagine comportamentale sulla mobilità per indagare alcuni aspetti non derivabili dai dati TLC (ad esempio il motivo dello spostamento) ma indispensabili ai fini modellistici, e delle analisi costi benefici (ACB);
  • acquisizione di dati di controllo e validazione per definire eventuali correttivi da applicare ai dati telefonici;
  • sviluppo di un modello di stima delle matrici che, attraverso l’integrazione di tutti i dati raccolti, possa fornire una fotografia attendibile della mobilità delle persone in ambito milanese.

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