In seguito all’introduzione del provvedimento Area C da parte del Comune di Milano, AMAT ha realizzato il monitoraggio del Black Carbon nel particolato atmosferico, indicatore dell'inquinamento 'di prossimità' alla fonte traffico, che consente di valutare l'efficacia delle politiche di regolamentazione di questa importante sorgente emissiva (cancerogeno) anche in termini di rischio sanitario locale e specifico della popolazione esposta [WHO, 2013].
Il monitoraggio del Black Carbon è stato realizzato da AMAT in collaborazione con SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) e il supporto tecnico-scientifico di professori della Cornell University, Ithaca, NY e della University of Southern California di Los Angeles che da anni svolgono attività di ricerca a livello mondiale su questa tematica.
Quattro le campagne di monitoraggio plurisettimanali in postazioni fisse svolte nelle diverse stagioni dell'anno 2012, affiancate da alcune campagne di monitoraggio per la valutazione dell’esposizione personale su tragitti pedonali su strada.
AMAT ha coordinato e gestito la realizzazione dello studio attraverso la definizione del protocollo di misurazione, l’impostazione e lo svolgimento delle campagne di misura, l’elaborazione dei dati e la validazione degli stessi attraverso il confronto con i partner di progetto e la letteratura scientifica di riferimento.
Le misurazioni delle concentrazioni di Black Carbon, PM10 e PM2.5 in postazioni fisse sono state svolte contemporaneamente dentro e fuori Area C nei mesi di febbraio, maggio, settembre e ottobre, in due coppie di siti appositamente selezionati per rappresentare differenti tipologie espositive al 'traffico di prossimità' (a livello strada e al livello del terzo piano di un edificio) e hanno mostrato differenze statisticamente significative tra le coppie di siti per il Black Carbon e invarianza per il particolato.
I risultati del progetto, che ha presentato caratteristiche pioneristiche nel contesto italiano, sono raccolti in appositi report tecnici (vedasi sezione Documenti) e pubblicazioni e sono stati oggetto di comunicazione ai principali convegni scientifici internazionali in materia di trasporti, ambiente e salute, nonché di divulgazione nell’ambito di meetings con altre amministrazioni cittadine a livello mondiale su invito, a testimonianza della rilevanza tecnico-scientifica di questa ricerca.